Dazi perchè il 25% sulle auto e perchè l'Europa applica il 39%

Pubblicato il 4 aprile 2025 alle ore 08:45

Cerchiamo di fare chiarezza e quindi iniziamo con il precisare che i dazi non sono altro che tasse che vengono applicate dagli stati. Cambia il nome , ma non la sostanza. Poi vediamo i calcoli .

La mia personale premessa tecnica, da fautore del libero mercato, è che i dazi non dovrebbero esistere; in presenza di dazi è impossibile parlare di libero mercato.

AUTOVEICOLI . 

Ad oggi una macchina americana venduta in Europa paga 10% di dazi e Iva compresa fra 20 e 27% a seconda dei paesi. Quindi gli Stati UE si prendono fra il 30 e il 37% del valore dell’auto.
Al contrario, negli USA si paga dazio del 2,5% più una imposta sulle vendite che oscilla, a seconda degli Stati, fra il 5,5 e l’8,8%, per un totale fra 8 e 11,3%.
Da questi due dati, si capisce perché sulle auto europee abbiamo messo dazi del 25%.

LA QUESTIONE IVA
In questo caso il mainstream contesta che si calcoli l'Iva, ma è facile precisare che l'iva è un'imposta (partita di giro è solo per intellettuali e contabili) e la differenza di tale imposta costituisce un costo netto a sfavore di chi applica un'aliquota inferiore, Quindi, nei fatti, nella realtà e non nelle cattedre intelletuali l'iva è da calcolare come elemento ai fini del calcolo.

ILCALCOLO DEL 39%

Gli Usa hanno  calcolato il 39% come aliquota applicata dall'Europa nei confronti dell'america.

Si possono usare vari metodi di calcolo, tanto è vero che la commissione europea dice che sono all'1% e l'organizzazione mondiale, invece, dice che sono al 4,8%.

Il problema è che quando si calcolano le medie non viene rappresentata la realtà: ad esempio, nelle medie precedenti non si evidenzia il 10% applicato sui veicoli dall'Europa, E il settore autoobilistico in terini quantitativi rappresenta una quota importante dell'economia europea e delle sue esportazioni.

Trump utilizza una formula, contestata, che deriva dal deficit. E per l’Europa corrisponde al 39%, ovvero 235,6 miliardi nel 2024 di deficit commerciale, 605,8 miliardi di importazioni. Il rapporto è del 39%.  

Stessa cosa per la Cina. Il 67% di dazi deriva dai 291,9  miliardi di dollari di deficit commerciale diviso per 433,8 miliardi di dollari di importazioni .

É una formula definitiva e incontestabile ? Assolutamente, tutte le formule presentano delle lacune e delle virtù, ma nessuna è perfetta. Trump ha utilizzato questa formula eliminando le medie che secondo lui (ed è vero) poco rappresentano i reali valori quantitativi e qualitativi che incidono nella realtà sociale e monetaria.

Si può contestare, come tutte le altre formule, ma ritenerla assurda come stanno facendo coloro che fino a ieri facevano credere che gli Usa inventassero dazi che nel mondo non esistevano, mi sembra veraente eccessivo e poco professinale.

I DAZI SONO UNA TASSA E SONO SEMPRE SBAGLIATI

Infine, ripeto: i dazi non dvrebbero esistere, gli stati li impongono per aumentare gli introiti delle tasse e per evitare di dover competere veramente.  I dazi, a mio parere, sono sempre sbgliati.

 

Nicola Argeo Mastropietro - Investire Per Guadagnare



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