I mercati stanno resistendo a tutto. Si scommette che vada tutto bene

Pubblicato il 16 giugno 2025 alle ore 16:20

Mercati sui massimi, ma.......

I mercati resistono in modo quasi menefreghista. Un colpo veloce all'annuncio dei dazi, ma poi, a sorpresa, quasi tutto recuperato.

La pace tra Ucraina e Russia è praticamente fallita, ma anche in questo caso nessuno se ne fa un problema. 

Inizia la guerra tra Israele e Iran, e anche in questo contesto, i mercani fano spallucce e oggi crescono. 

Tre scenari differenti che implicano effetti e conseguenze differenti e una reazione dei mercati sempre uguali. 

Aggiungiamo anche le continue analisi che prevedono un rallentamento dell'economia a livello mondiale.

Dopo i dazi una crescita poco partecipata

Proviamo ad approfondire quanto è accaduto e a comprendere gli eventuali pericoli dovuti alle modalità con le quali si sono evidenziati.

La salita dopo il crollo dell'annuncio dei dazi si è avuto con pochi volumi, soprattutto in Italia e in Europa. In pratica, per meglio capire, gli istituzionali, le così dette mani forti del mercato, non hanno partecipato alla risalita.

Significa che è un movimento di breve periodo, ma mancano i presupposti per il medio e lungo periodo. Afinchè questo accada servono sempre le mani forti. I grandi capitali. E probabilmente, questo avverrà solo in caso di superamento di nuovi massimi. Cosa che non è ancora avvenuta perchè in assenza di elementi che consentano di pensare ad un forte trend che possa far volare le borse.

Da notare, però, che se le mani forti non entrano, nemmeno vendono. E le borse restano in alto e, al momento, lateralizzano. 

Entrare ora è molto pericoloso a meno chè non si scelga qualche titolo sottovalutato, con forti fonademntali e pronto a ripartire. Negli altri casi è decisamente pericoloso. 

Una fiducia eccessiva dondata su.....

I mercati, gli analisti, le grandi società hano una grande fiducia riguardo al fatto che a nessuno convenga che le situazioni elencate peggiorino o deflagrino. Non ci guadagnerebbe nessuno, al contrario ci perderebbero tutti. Da qui, la convinzione che per i dazi, alla fine, si troverà un accordo con danni limitati, che la guerra non si espanderà, che l'economia rallenterà, ma poi si riprenderà e, forse, in casi estremi, considerando le indicazioni arrivate dalla riduzione del Tapering Usa, si ricomincerà a stampare moneta.

Una fiducia-scommessa, molto pericolosa perchè l'imbuto si stringe. La situazione odierna non porta benefici a tutti, il sistema, le aziende e gli stati (oggi nuovo record del debito pubblico italiano 3.063 miliardi) hanno già debiti enormi e insostenibili e verrà u giorno, sempre più vicino, in cui tutto ciò presenterà il conto  

Nicola Argeo Mastropietro

Analista Finanziario Indipendente



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