Inflazione in ribasso. I dazi sono neutri, ma il rischio esiste

Pubblicato il 3 giugno 2025 alle ore 10:17

Fin dall'inizio, mentre tutti sostenevano che i dazi avrebbero aumentato a dismisura l'inflazione, vi ho sempre detto che l'inflazione non dipendeva dai dazi. Ora i dati confermano quanto dicevo.

Inflazione in calo in tutta Europa

I dati parlano chiaro, siamo arrivati ai numeri di maggio e l'inflazione continua a calare. I dazi avrebbero dovuto aumentare l'inflazione creando grandi problemi all'economia e ai debiti dei paesi occidentali. 

Erano queste le affermazioni continue e ripetute che politici ed economisti ci propinavano come spauracchio per il futuro.

OPiù volte ho ripetuto che aveva ragione Bessent (segretario del tesoro usa, ma soprattutto gestore di Hedge Fund) il quale sosteneva che i dazi non aumentano l'inflazione.

É così è. Nessuno ora ammette che si erano sbagliati o che, in quel momento, era funzionale affermare il contrario della realtà.

Anzi, oggi, in molti parlano tranquillamente di calo dell'inflazione come fisiologica.

Il pericolo dell'inflazione esiste, ecco da cosa dipende

Se non sono i dazi allora da cosa dipende l'aumento dell'inflazione ?

La guerra è, certamente, un elemento che può far aumentare i prezzi. Si deve sempre partire dalle materie prime e, proprio in questi giorni, nonostante l'aumento della quantità di petrolio prodotta annunciata dall'Opec, l'oro nero, anzichè calare sta aumentando. 

Questo avviene per i timori della guerra in atto e delle ripercussioni che si potrebbero avere. 

Un altro aspetto importante da considerare e l'aumento della quantità di moneta. L'eccesso di stampa di moneta ha fatto crescere l'inflazione ancor prima che iniziasse il conflitto russo-ucraino. 

Il fatto che la Fed abbia smesso di drenare il denaro in eccesso e il debito esagerato unito ad un'economia stagnante se non in recessione potrebbero spingere le banche centrali a stampare ancora moneta e a contribuire all'aumento dei prezzi.

Un altro aspetto è il continuo aumento della spesa pubblica e, conseguentemente, del debito. Deficit maggiori richiedono tasse sempre più alte, che potrebbero essere scaricate sui prezzi creando inflazione.

I dazi, invece, non creano inflazione per il semplice motivo che spostano semplicemente la domanda. Con i dazi lo scopo di politica monetaria, in presenza di consumatori appetibili (come quelli Usa) è rendere conveniente produrre all'intreno del paese e far acquistare beni prodotti in loco rispetto a beni importati dall'estero. 

Quindi, l'inflazione è in calo, ma i rischi che si rimettano in moto quegli elementi che potrebbero incidere sui prezzi e portare ad un aumento dell'inflazione esiste e potrebbe manifestarsi in ogni momento. 

Nicola Argeo Mastropietro

Analista Finanziario Indipendente



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