Per Moody's l'Italia ha molte aziende spazzatura
L'agenzia Moody's ha analizzato 53 aziende italiane e ha ritenuto che il 64% di queste aziende fossero junk, speculative e non investment grade. Certamente, l'influenza del coranavirus e le sue conseguenze, soprattutto, in determinati settori è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, ma nei fatti, un duro colpo al nostro sistema anche perchè alcune società sono di primaria importanza.
I motivi sono dovuti al debito, al tipo di business e alla capacità di resistere e di adeguarsi a quanto impone il mercato in una situazione di crisi.
Ma addirittura se si togliessero dall'elenco le aziende legate ai servizi pubblici e alle infrastrutture il dato salirebbe dal 64% al 90%.
Ma vediamo alcune delle aziende conosciute che figurano tra le aziende con rating spazzatura. Rating che per Moody's è identificato con la sigla Ba1-Ba2-Ba3.
Quindi, troviamo: Atlantia, Fca, Igd, Leonardo, Nexi, Piaggio, Telecom, Saipem.
Inoltre, ancora peggio con rating B1 troviamo Guala Closures, Sisal, Gamenet Group.
Secondo Moody's oltre al fattore contingente che ha peggiorato la situazione debitoria e il cash flow le prospettive dei settori sono poco ottimistiche e quindi, ritiene che le difficoltà permarrano e potrebbero amplificarsi.