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Per i mercati è tutto finito: buy o sell

30.04.2020

Rimbalzo fisiologico, ma forse, nelle proporzioni anche eccessivo. Alla fine ci troviamo in una situazione dove le quotazioni rappresentano un piccolo storno rispetto alle quotazioni della fine del 2019.

Ma i mercati, si sa, sono abbastanza abitudinari, tendenzialmente ottimisti e con convinzioni indelebili che non cambiano fino a prova contraria dando poi origine a scossoni feroci.

Nel 1987 ci fu il famoso lunedì nero con il 22% in un giorno di perdita del Dow Jones, quasi come se tutti si fossero accorti proprio quel giorno degli squilibri esistenti.

Nel 2001 il famoso attentato creò un panico incredibile, ma poi ci si abituò e i successivi attentati passarono inosservati.

Le convinzioni e le abitudine furono rotte nel 2008. Esponenti dell'establishment mondiale ebbero a dire: pensavamo che con la finanza avremmo potuto risolvere qualsiasi problema; ma così non fu. E quando se ne accorsero (nonostante molti avessero avvertito del pericolo) la caduta fu esiziale.

Dopo di chè si passò ad un nuovo Dio: il QE, il quantitative easing. Stampiamo moneta e saremo sicuri di non avere forti crisi. E così è stato per circa 10 anni.

Anche in questo caso, pur trovandoci in una situazione completamente diversa, con cause differenti e modalità sociali mai vissute prima, gli interventi della BCE tranquillizzano i mercati. Fino a prova contraria se si stampa moneta (e si crea un debito mostruoso) risolveremo tutto; anzi, si tornerà come prima, forse meglio.

E su questa credenza ci troviamo con un Nasdaq positivo dello 0,55% da inizio anno (amazon quota un P/e di 200. Sta già scontando i prossimi 2 anni) e lo S&P500 perde solo l'8%.

In pratica, ci siamo tutti sbagliati. Il coronavirus è una semplice influenza, non avrà effetti, se non in questi 2 mesi, sull'economia, sulla società, sugli equilibri geopolitici, e......Andrà Tutto Bene. Perchè le banche centrali stampano moneta. Il resto non conta nulla.

Quindi, mi raccomando comprate in massa azioni; e di corsa, altrimenti si perde il famoso treno.

Ma potrebbe anche non essere così. Ed è in questi momenti che si deve fare attenzione.

Oramai, lo sappiamo. Computer, algoritmi, intelligenza artificiale, robot, tendono ad esasperare qualsiasi movimento. Quindi, anche se difficile da accettare, ci si deve abituare.

In effetti, l'economia soffre e continuerà a soffrire ed è impensabile che questa crescita continui senza intoppi e senza ribassi. Vorrebbe veramente dire che tutto quanto è accaduto non è mai esistito.

Ma allora cosa scontano i mercati ?

La maggioranza degli analisti è, allo stato attuale, convinta che dopo il secondo trimestre si ripartirà: l'economia crescerà, più o meno lentamente, ma con continuità. Dal 4 trimestre il PIL sarà in positivo e nel 2021 si correrà. Nel frattempo, probabilmente arriverà il vaccino. Tutto questo perchè la stampa di moneta rimetterà in moto l'economia e ridarà fiducia alle persone facendo ripartire i consumi. Altri tipi di strascichi non ce ne saranno. Questa è l'idea che si è fatta strada durante questo rimbalzo.

Non ci saranno ricadute e tutto andrà per il meglio.

Ma c'è anche l'altra faccia della medaglia.

Altri pensano che la crisi sia più profonda. Che i danni saranno elevati e duraturi. Una disoccupazione così elevata, pil in forte ribasso, offerta e domanda al palo, fallimenti del 10% delle aziende con le conseguenze del caso comporteranno una ripresa che richiederà anni per tornare ai livelli precedenti.

Personalmente propendo più per la seconda ipotesi. Anche perchè, oltre agli aspetti tecnici che vedremo in seguito come si evidenzieranno (al cospetto di un evento nuovo e sconosciuto abbiao ancora tanta confusione e tante ipotesi, ma poche certezze) direi che l'aspetto psicologico e l'aspetto che considera l'economia e la finanza comportamentale avranno un risvolto importante. La finanza comportamentale è abbastanza conosciuta, per ciò che riguarda l'economia è meno conosciuta. La famigerata Prasseologia ben studiata e sviscerata dalla scuola austriaca e, in particolare dall'economista Ludwig Von Mises fonda la sua teoria sull'agire umano.

I numeri sono fondamentali, ma possono sviare dal comportamento reale degli esseri umani. In questo caso, a mio parere, gli effetti sulle persone sono stati differenti perchè invasivi sulla propria vita, sui propri affetti e sulla propria libertà. E quando gli elementi incidono così intimamente cambiano i comportamenti. Oltre alle difficoltà economiche e reddituali oggettive vi saranno delle difficoltà psicologiche e comportamentali che richiederanno molto tempo affinchè si torni ai consumi a cui si era abituati; per lo meno in occidente e in Europa in particolare.

Stamattina in Cina l'indice manifatturiero e sulla fiducia di aprile è stato in ribasso e inferiore alle aspettative dimostrando che la ripresa anche nel paese uscito per primo dal coronavirus non è semplice e, tanto meno, scontata.

Certo, se non pensate all'influenza di tali elementi allora comprate tutto quello che volete perchè salirà tutto e questa può essere un'occasione da non perdere.

Se invece, pensate che gli effetti e le conseguenze siano più durature per quanto sopra detto allora aspettatevi un'altra batosta prima che si riparta lentamente.

Queste sono le due ipotesi e di null'altro si tratta. Nessuno ha certezze e le stesse aziende si stanno rifiutando nelle loro relazioni trimestrali di fornire ipotesi sull'andamento del 2020. Perchè il quesito è aperto e sbilanciarsi sarebbe un azzardo. Le stesse aziende non hanno certezza sulla ripresa dei consumi. E senza consumi non c'è PIL.

Ci sono dei momenti duranti i quali è meglio avere pazienza ed attendere per evitare di restare spiazzati. Non si deve sempre investire per forza anche quando si dovrebbe fare una scommessa basata sulla speranza.

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