Coronavirus: la manna che si aspettava
Ci vuole sempre un fattore scatenante.
Finalmente! E' come una liberazione. Chi ci segue da tempo sa che
quanto sta accadendo sui mercati era previsto è quasi inevitabile.
D'altronde una crisi importante era attesa; molti analisiti ne erano
consapevoli. Semplicemente non si sapeva quando sarebbe avvenuta. Questo
perché nonostante l'allargamento della forbice che si era creata tra la
realtà il mondo fittizio, nessuno si poteva permettere di assumersi la
responsabilità di far cadere il castello. Non se lo poteva permettere la
politica, tanto meno le banche centrali e il sistema finanziario, ma
nemmeno una parte del sistema economico.Come sempre accade, nessuno si voleva prendere la responsabilità
di un tale evento; ma la situazione, però, era critica e insostenibile. L'ultimo trimestre del 2019 ci ha consegnato un rallentamento economico generale:
la Germania con una crescita del PIL pari a zero, l'Italia con un PIL a
-0,3%, la Francia che balbettava con una crescita minima evidenziata da
deficit e debito in peggioramento, una riduzione della stessa crescita
in Cina e, anche gli Stati Uniti, alla fine, si sono ritrovati con un
PIL inferiore a quanto ci si aspettava; il tutto, nonostante il periodo
natalizio presupponesse una certa positività. Ma non solo. Ad esempio,
la Germania viene da un anno e mezzo di calo della produzione, stessa
cosa per l'Italia. Vi è poi un debito mondiale in continuo aumento; parliamo di 250000 miliardi, il 330% del PIL mondiale.......ma
nonostante tutto questo le borse come si comportavano ? Gli indici
mondiali erano ai loro massimi, sempre più in alto, come se tutto
andasse a gonfie vele. Mercati lontani dall'economia reale che
scontanvano una continua crescita. E ad ogni cedimento, ad ogni
piccola crepa, ecco intervenire le banche centrali in aiuto con
immissioni monster di liquidità: il sistema doveva tenere e andare
avanti. Ma la situazione era insostenibile, riuscire a superare i
massimi avendo già scontato tutto ciò che di positivo si poteva trovare
(o inventare) era veramente difficile. Sì cominciava a pensare che la
corda fosse tirata abbastanza. Gennaio era stato un mese senza scosse.
Ma poi, ecco arrivare l'aiuto , l'occasione, il capro espiatorio, il colpevole perfetto.
Sua maestà Coronavirus: un'occasione da non perdere, un'opportunità
irripetibile. L'operatività si fa frenetica: in una settimana crollo
vertiginoso. Per trovare a Wall Street una discesa simile dobbiamo
risalire (guarda caso) al 2008, per trovare i volumi registrati
nell'ultima cinquina dobbiamo risalire al 2011. Come lasciarsi scappare
questa manna improvvisa (non proprio). Una fantastica un'influenza non
mortale non pericolosa, sicuramente di grandissimo contagio e di facile
espansione, è stata l'elemento scatenante che ha consentito di mettere
in scena la grande rappresentazione teatrale: blocco delle aggregazioni
nessun convegno. Però è possibile andare a lavorare in aziende in cui ci
si trova assieme in centinaia di persone, se non migliaia. Non è
possibile andare a giocare a tennis in due, ma è possibile andare al
supermercato in mezzo d una moltitudine di persone impanicate. Non si
può andare allo stadio, ma in serie B si; se poi è basket allora si può.
Al bar sotto l'uufficio c'era abbastanza gente, ma non era un problema
fino alle 18. Dopo si. Una farsa a dimostrazione della non gravità di
tale virus, ma sufficiente a creare il panico a frenare l'economia e a
limitare la vita quotidiana. Ma soprattutto, una manna invece per i
mercati che hanno potuto agire come raziocinio imponeva, ma che sarebbe
stato politicamente scorretto.
Ma non è niente di nuovo, anzi è tutto molto vecchio.Basta
ricordare le speculazioni delle Dot.com. Eri un pazzo se osavi dire che
non aveva senso e che si sarebbe pagata tale esagerazione. C'è voluto
un 11 settembre
per far crollare i mercati. Nel 2008 invece ci fu la lehman Brothers
a portarsi sulle spalle il fardello del colpevole. Si sapeva dal 2006
che la situazione era esageratamente e irrimediabilmente insostenibile.
Ma anche in quel caso se ne parlavi eri additato come colui che non
capiva niente; il mondo era cambiato e ci si doveva adeguare. Ancora
oggi ci sono politici e pseudo economisti accasati che hanno il coraggio
di dichiarare che non si sa di preciso cosa sia successo nel 2008 e
perché sia successo. Quando, invece, si conoscono perfettamente le
motivazioni e gli accadimenti; e si conoscevano ben prima che
scoppiassero. E oggi il fattore scatenante dell'ineluttabile è il nostro
caro Coronaviurus. Da tempo invitavamo ad essere cauti
sull'azionario e a non andare troppo long, ma anche in questo caso, come
nei precedenti, è servito il fattore X. Ed ora è tutto più semplice, la facciata è triste, ma dietro le quinte si gongola. A livello politico,
in Italia ad esempio, il PIL sarebbe stato negativo anche nel primo
trimestre 2020 conclamando ufficialmente la recessione tecnica anche
senza il coronavirus. Era già necessaria una nuova manovra correttiva.
Politicamente sarebbe stata dura. Adesso è tutto lecito. Si è riusciti a
far passare una legge sull' intercettazione in stile stato sovietico e
Gualtieri ha potuto tranquillamente parlare del bisogno di una manovra
che consisterà in nuove tasse, in nuovi limiti alla libertà individuale e
di impresa. In pratica, come se fosse tutto normale. Semplicemente,
perché dovuto al coronavirus, cioè a cause esterne, astratte e
accettate dalle persone, dalla loro ignoranza. Il coronavirus è stata
la manna piovuta dal cielo o da chissà quale altra parte, che consente
un ritorno alla realtà, consente di riequilibrare gli accessi
finanziari, consente probabilmente una possibile recessione mondiale
salutare che l'establishment non avrebbe potuto giustificare e
sopportare. Ma in più, consente di far pagare il conto, come sempre,
alla gente senza responsabilità; anzi, offre la possibilità di
trasformarsi in salvatori della patria. Inutile dire l'avevamo detto;
col senno di poi non si va da nessuna parte. Ora invece siamo quasi
pronti per un bel rimbalzo a V; che però sarà solo illusorio. Poi,
probabilmente, con meno isterismo, si riprenderà a scendere ancora un
pò.