L'oro cresce tanto quando gli imperi crollano

Pubblicato il 1 dicembre 2025 alle ore 11:23

L'oro è il termometro di una crisi passeggera o di una crisi del sistema. Il suo rialzo continuo e ininterrotto segnala un situazione di difficoltà che potrebbe significare la fine di un sistema e dell'egemonia da parte di una società rispetto ad altre.


L'ORO SALE QUANDO LA FIDUCIA NELLA MONETA FIAT CALA E IL SUO VALORE SCENDE RIDUCENDO IL POTERE D'ACQUISTO.

Tale assunto corrisponde a dinamiche storiche ed economiche ben documentate.

La correlazione tra la crescita dell'oro e il declino o l'instabilità degli "imperi" (intesi anche come sistemi economici o potenze egemoni) si basa sul concetto che l'oro è il bene rifugio per eccellenza.

Approfondiamo meglio.

1. Svalutazione e Inflazione

  • Svalutazione della Moneta: Spesso, il declino degli imperi o le grandi crisi politiche/economiche sono accompagnati da un aumento della spesa pubblica (ad esempio, per mantenere un esercito sempre più grande come nell'Impero Romano) e da un ricorso alla stampa di moneta o alla riduzione del suo contenuto in metallo prezioso (come la svalutazione del denario romano).
  • Aumento del Prezzo dell'Oro: Quando le banche centrali creano troppo denaro (aumento della massa monetaria), il valore della valuta diminuisce e l'inflazione aumenta. L'oro, non potendo essere "stampato" o manipolato politicamente, mantiene il suo potere d'acquisto e il suo prezzo, misurato in quella valuta svalutata, sale enormemente.

2. Perdita di Fiducia e Instabilità

  • Bene Rifugio: L'oro è un asset fisico e tangibile che è stato accettato come riserva di valore per millenni. Quando crolla la fiducia nel sistema (nelle banche, nei titoli di Stato, nelle valute), gli investitori e i cittadini cercano sicurezza.
  • Domanda Aumentata: Durante le crisi finanziarie (come quella del 2008), le crisi geopolitiche o il timore di un "cambio di paradigma" sistemico, la domanda di oro aumenta rapidamente, spingendone in alto il prezzo.

Esempi Storici - impero romano

Uno dei fattori chiave che portarono al declino fu l'iperinflazione causata dalla progressiva riduzione del contenuto di argento (e, in misura minore, di oro) nelle monete per pagare le spese e l'esercito. Chi deteneva l'oro o l'argento, non le monete svalutate, manteneva la propria ricchezza.

l legame tra l'aumento del valore dell'oro e la crisi dell'Impero Romano è uno degli esempi storici più emblematici di come l'oro agisca da bene rifugio contro la svalutazione monetaria e l'instabilità politica.

La crescita del prezzo dell'oro non fu un "aumento del valore" dell'oro in sé, quanto piuttosto un drammatico crollo del valore della moneta d'argento e di bronzo romana, rispetto al metallo prezioso costante.


La Svalutazione della Moneta nell'impero romano(La Crisi)

Il fattore scatenante della crisi economica e il motore dell'aumento del prezzo dell'oro fu l'iperinflazione, causata da una politica monetaria insostenibile:

  • Necessità di Spesa: L'Impero nel III secolo d.C. si trovò ad affrontare guerre civili, invasioni barbariche e la necessità di mantenere un esercito sempre più numeroso e costoso (i salari dei legionari furono raddoppiati sotto Caracalla).
  • Riduzione del Metallo Pregevole: Non avendo abbastanza riserve d'oro e d'argento per finanziare le spese, gli Imperatori ricorsero alla pratica di "adulterare" (o "tosare") la moneta d'argento, in particolare il denario e successivamente l'antoniniano. Mentre un denario repubblicano conteneva circa 4,5 grammi di argento puro, alla fine del III secolo, l'antoniniano conteneva meno del 5% di argento.
  • Perdita di Fiducia: Il popolo e i commercianti, resisi conto che le monete statali non contenevano più il valore metallico promesso, cominciarono a rifiutarle o ad accettarle solo a fronte di prezzi sempre più alti per beni e servizi.

L'Aumento del Prezzo dell'Oro

In questo contesto di sfiducia e svalutazione:

  1. L'Oro come Unica Costante: L'aureo (la moneta d'oro romana) e successivamente il solido (introdotto da Costantino) venivano mantenuti con un contenuto d'oro relativamente stabile e puro, proprio per essere utilizzati nei pagamenti più importanti, come le paghe per i mercenari o il commercio a lunga distanza.

  2. Volatilità Estrema: Il divario tra il valore dell'oro e quello del denario/antoniniano divenne spropositato.

    Ai tempi di Diocleziano (intorno al 300 d.C.), una libbra d'oro valeva circa 5.000 denarii.Dopo Costantino, a causa della svalutazione galoppante della moneta divisionale, la stessa libbra d'oro arrivò a valere circa 20 milioni di denarii!
  3. Ritiro dalla Circolazione: Le monete d'oro venivano rapidamente tesaurizzate (accumulate) dai ricchi e dai commercianti, che le consideravano l'unica vera riserva di ricchezza. Questo ridusse la massa d'oro in circolazione e ne aumentò ulteriormente il prezzo percepito rispetto alla moneta svalutata.

In sostanza, l'aumento vertiginoso del prezzo dell'oro fu la conseguenza diretta del collasso della politica monetaria romana, che minò la stabilità economica e contribuì in modo significativo al declino dell'Impero d'Occidente.


Esempi Storici - impero spagnolo

Il crollo dell'Impero Spagnolo nel XVII secolo è un caso storico fondamentale in cui l'enorme afflusso di oro e argento dalle Americhe non solo non salvò l'Impero, ma in molti modi ne accelerò il declino economico.

Mentre per l'Impero Romano il problema fu la mancanza e la successiva svalutazione del metallo prezioso nella moneta, per la Spagna il problema fu l'eccesso di metalli preziosi in un sistema economico non preparato.


💥 La "Maledizione" dei Metalli Preziosi

Il meccanismo di declino spagnolo, spesso riassunto come la "Rivoluzione dei Prezzi" o la "Malattia Olandese" (in una sua prima manifestazione storica), si basa sui seguenti punti:

1. Iper-Inflazione (Aumento dei Prezzi)

  • Aumento della Massa Monetaria: Tra il XVI e il XVII secolo, la Spagna importò quantità colossali di oro e, soprattutto, argento (dai giacimenti di Potosí e Messico). L'enorme quantità di metallo prezioso in circolazione, che veniva trasformato in moneta, aumentò drasticamente la quantità di denaro disponibile nell'economia spagnola ed europea.
  • Squilibrio Domanda-Offerta: A fronte di una quantità di beni e servizi che non cresceva allo stesso ritmo (o addirittura diminuiva a causa dell'espulsione di Ebrei e Mori, che erano artigiani e mercanti), si verificò un aumento generalizzato e continuo dei prezzi (inflazione).
  • Impatto sui Salari: Questo aumento dei prezzi fu molto più rapido dell'aumento dei salari, portando a una diminuzione del potere d'acquisto delle classi più povere e a un generale impoverimento interno.

***** Da noi l'aumento della massa monetaria si è avuto tramite la stampa di moneta e per il 2026 molti analisti si aspettano nuovi quantitative easing (stampa di moneta). Più moneta, più spesa pubblica e più debito, ma senza una corrispondenza di più beni e servizi. E i salari non crescnon allo stesso ritmo. La moneta vale sempre meno in termini di potere dìacquisto

2. Mancanza di Sviluppo Produttivo

  • Facile Ricchezza: L'afflusso costante di oro e argento spinse la Corona e le classi abbienti a non investire nello sviluppo di manifatture e di una solida borghesia imprenditoriale. Era più semplice e remunerativo comprare i beni finiti all'estero.
  • Arricchimento Estero: I metalli preziosi spagnoli venivano rapidamente spesi per finanziare le costose guerre degli Asburgo in Europa (Paesi Bassi, Guerra dei Trent'anni, ecc.) e per acquistare prodotti manifatturieri e di lusso da paesi più industrializzati come l'Olanda, la Francia e l'Inghilterra.
  • Drenaggio di Ricchezza: Di conseguenza, l'oro e l'argento arrivavano a Siviglia solo per defluire velocemente verso i forzieri dei paesi nemici o rivali, che vendevano i loro prodotti alla Spagna e ai suoi domini. La Spagna divenne una sorta di "canale di distribuzione" della ricchezza, piuttosto che un centro produttivo.
 

Le Conseguenze Dirette

Il risultato fu un paradosso storico:

  • Bancarotte Reali: Nonostante la ricchezza delle Americhe, la Corona Spagnola si trovò costantemente a corto di denaro a causa delle spese militari insostenibili, dichiarando bancarotta per ben quattro volte nel Cinquecento (1557, 1575, 1596, 1607).
  • Declino del Ceto Medio: La nobiltà spagnola, che disprezzava il lavoro manuale e viveva di rendita, si rafforzò. L'inflazione, unita alla debolezza di una classe borghese e mercantile, minò le basi di un'economia moderna e resiliente.
  • Perdita di Egemonia: La crisi economica interna indebolì la capacità dello Stato di finanziare la guerra a lungo termine, portando alla perdita di territori (come le Province Unite) e al progressivo declino dell'egemonia spagnola nel Seicento.

La situazione nel nostro tempo

  • Crisi Finanziarie e Geopolitiche Moderne: L'oro ha visto picchi di prezzo durante le crisi petrolifere, la crisi finanziaria del 2008, e in periodi di forti tensioni geopolitiche, confermando il suo ruolo di "porto sicuro" globale.

L'anddamento dell'oro rappresenta un modo efficace per analizzare il termometro della stabilità sistemica. Quando il sistema vacilla, l'oro è ciò a cui le persone si affidano. Quando ci si affida all'oro per periodi prolungati significa che non si è in presenza di una crisi, ma di un sistema che è giunto al termine.

nel grafico l'andamento dell'oro degli ultimi 2 anni. Oro che ha raddoppiato il suo valore rispetto al dollaro:


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